Leonardo De Lisi

 


De Lisi inizia giovanissimo la sua carriera concertistica di tenore, vincendo nel 1986 il primo premio all'unanimità presso il Concorso Nazionale di Musica Vocale da Camera di Conegliano Veneto, premio al quale faranno seguito altri sempre più importanti: nel 1987 il Grand Prix Maurice Ravel dell'Académie Ravel di Saint-Jean-de-Luz, in occasione delle celebrazioni del cinquantenario dalla morte del compositore francese, nonché il secondo premio al Concorso Internazionale Hugo Wolf di Stoccarda. Nel 1989 arrivano altri tre importanti riconoscimenti, che lo impongono all’attenzione internazionale: a Parigi il Grand Prix Gabriel Fauré, a Londra il Concorso Internazionale di Lied Walther Gruner e a Nantes il Premio speciale A. Roussel per il migliore interprete della melodia francese. Nel 1994 ha ottenuto poi il primo premio nella Categoria Lied al Concorso Internazionale di Canto di Hertogenbosch (Olanda), affermandosi così in maniera definitiva come uno dei migliori interpreti del repertorio vocale da camera della nuova generazione: la conferma arriva immediatamente con l’invito del grande soprano olandese Elly Ameling a partecipare in qualità di ospite d'onore al suo concerto d'addio al Concertgebouw di Amsterdam.

De Lisi ha quindi tenuto recital in tutta Europa e negli Stati Uniti, registrando per la Rai, per Radio France, per la Hessischer Rundfunk e la Suddeutschen Rundfunk, nonché per la Radiotelevisione Olandese e la ORF.
Tra i direttori per i quali ha cantato come solista si ricordano Michel Plasson, Gianandrea Gavazzeni, Bérnard Tétu, Yoav Talmi, Tamas Vasary, Klaus Weise, Bruno Aprea, Fabio Luisi.

 


Leonardo De Lisi sings:

♦ M. Castelnuovo-Tedesco:

   Cavalcando l'altr ier per un cammino

   Deh, peregrin

   Negli occhi porta la mia donna Amore

   Tanto gentile e tanto onesta pare

♦ G. Fauré:

   Adieu

   Rencontre

   Toujours

♦ R. Hahn:

   L’avertimento

   La barcheta

   L’heure exquise

   Sopra l'acqua indormenzada

♦ O. Respighi:

   Ballata 

   L'udir talvolta

   Ma come potrei 

♦ H. Wolf:

   Der Tambour

   Ein Ständchen Euch zu bringen kam ich 

   Geselle, woll’n wir uns in Kutten
 

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